Solo e Yogyakarta, custodi della cultura javanese in Indonesia
Solo e Yogyakarta sono due città un tempo antiche sedi dei regnanti, in cui la vita, oggi, scorre ancora secondo i ritmi di un tempo. Due città che custodiscono la vera essenza della cultura javanese. Scoprite le nostre Offerte Viaggio e Last Minute per Bali e l’Indonesia!
Solo e Yogyakarta si contendono il titolo di custodi della cultura javanese. Ma entrambe la rappresentano davvero al meglio. Tra le vie di queste due città si respira l’autentica tradizione di Java e potrete immergervi nella bellezza dei kraton – i palazzi reali – che ancora oggi mantengono tutta la loro originale imponenza.
Una visita ai tipici mercati o alle botteghe artigiane vi consentirà, inoltre, di vivere tutta la magia della quotidianità di questi due vivaci centri. Solo e Yogyakarta, mix perfetto tra passato e presente, fra tradizioni e modernità.
Solo: città che racchiude la storia di Java, le sue tradizioni, la sua cultura
Solo dista da Yogyakarta circa 65 km. Ricca di tradizioni e con una vita che scorre ancora secondo i ritmi di un tempo, è spesso considerata una località di importanza secondaria rispetto alla sua prestigiosa vicina. Ma non è così.
Con i suoi vicoli del tutto simili a quelli di un kampung (il tipico villaggio malese), gli ampi viali, gli abitanti sereni e una tradizione culturale di grande spessore, Solo vanta diverse attrattive che meritano di essere scoperte.
Sotto diversi punti di vista, Solo rappresenta infatti un perfetto compendio di Java, dei sui vizi e delle sue virtù e di molte delle sue tradizioni più significative.
La città è stata teatro di alcune delle sommosse più cruente della storia recente di Java, ma anche di gloriose vicende storiche vissute quando era capitale del regno di Mataram. Quest’ultime rendono Solo degna di contendere a Yogyakarta il primato di cuore della cultura javanese.
Cosa Fare e vedere a Solo
Uno dei simboli architettonici ed artistici di Solo è il Kraton Surakarta, sede dei regnanti che nel 1745 ospitò la corte del susuhunan Pakubuwono II. Il complesso presenta anche decorazioni in stile europeo aggiunte tra il 1893 e il 1939 da Pakubuwono X, il più fastoso tra i sovrani di Solo. Nelle sue vicinanze troverete il Pagelaran, la grande sala delle udienze dove il “susuhunan” riuniva la corte in presenza del popolo. Oltre la strada che passa dietro il
Pagelaran vi aspetta invece il kraton vero e proprio. Al palazzo si accede dal lato orientale, all’altezza del museo. Molti edifici del complesso sono stati ricostruiti a seguito di un incendio scoppiato nel 1985. Una delle parti che non venne interessata da questo disastroso evento è il Panggung Songgo Buwono, una torre costruita nel 1782. Questa struttura presenta una linea architettonica piuttosto bizzarra, che la rende simile a un incrocio tra una torre dell’orologio olandese e un faro. Il massiccio portale scolpito dà accesso al cortile interno che divide il museo dal pendopo (elemento caratteristico dell’architettura javanese). Sebbene quasi tutti gli ambienti del kraton non siano accessibili al pubblico, poiché ospitano la residenza del susuhunan, potrete visitare il museo Sasono Sewoko, che da solo vale l’intera visita. Custodisce, infatti, meravigliose statue hindo-javanesi in argento e bronzo, armi javanesi, oggetti d’antiquariato, carrozze e altri splendidi cimeli reali che vi lasceranno incantati!
Nel cuore della città, vi consigliamo di visitare il Puri Mangkunegaran, che ospita la sede del ramo secondario della dinastia di Solo. Fulcro del complesso è il pendopo, attualmente sede del museo del palazzo. Aggiunto successivamente, il padiglione è uno dei più grandi del paese. Affrescato nel 1937, il suo alto soffitto a volta presenta elaborate decorazioni con una fiamma centrale, circondata da figure tratte dallo zodiaco javanese, ciascuna dipinta nel proprio colore mistico. Questo padiglione ospita una delle più antiche formazioni di strumenti dell’orchestra gamelan conservate nel palazzo, chiamata Kyai Kanyut Mesem (“lasciarsi andare sorridendo”).
Il museo del palazzo è una vera meraviglia e la maggior parte degli oggetti esposti appartiene alla collezione personale di Mangkunegara VII. In questa raccolta spiccano i costumi rivestiti d’oro indossati per le danze reali srimpi e bedoyo e gioielli di inestimabile valore.
I mercati di Solo
Un altro aspetto caratteristico di Solo sono i suoi mercati. Il Pasar Klewer, che saprà offrirvi un vastissimo assortimento di batik, mentre nel Pasar Triwindu potrete trovare oggetti d’antiquariato. Il Pasar Gede, è invece specializzato nella vendita di generi alimentari, in particolare frutta e verdura fresche. Una vera immersione nella vita quotidiana della città, nei suoi colori e nella sua vivacità!
Yogyakarta, l’anima di Java
Yogyakarta, invece, è proprio l’anima di Java. Depositaria del retaggio intellettuale e artistico dell’isola è la città madre della lingua javanese e nella quale le tradizioni sono vissute con maggiore intensità.
Fieramente indipendente e da sempre gelosa dei propri usi e costumi, Yogyakarta vive, oggi, un equilibrio precario tra le tradizioni antiche e le tentazioni di una modernità che negli ultimi decenni si è diffusa in tutta l’isola. Qui coesistono piuttosto bene passato e presente e si conserva uno stile di vita tranquillo.
Questa città è la principale località turistica di Java e un ottimo punto di partenza per esplorare i dintorni. Percorrendo pochi chilometri, infatti, potrete raggiungere i più importanti siti archeologici di tutta l’Indonesia: Borobudur e Prambanan.
Cosa fare e vedere a Yogayarta
Situato nel mezzo del centro storico, il gigantesco Kraton (il palazzo dei sultani di Yogyakarta) rappresenta il cuore di una piccola cittadella fortificata interna alla città. Nel complesso del kraton maggiore troverete il mercato, negozi, laboratori artigianali di batik e di argenti, scuole e moschee. Il gruppo di edifici più interno fu realizzato tra il 1755 e il 1756 e venne ampliato durante il lungo regno di Hamengkubuwono I, il primo sultano di Yogyakarta. Gli elementi tipicamente europei furono invece, aggiunti negli anni ’20 del XX secolo.
Dal punto di vista strutturale si tratta di uno dei palazzi più suggestivi di Java, grazie alle sale arredate con incredibile sfarzo, ai cortili e ai tipici padiglioni. Il cuore del kraton è la sala dei ricevimenti, detta Bangsal Kencana (Padiglione dorato). Una meraviglia architettonica con un soffitto suntuosamente ornato e massicce colonne di teak scolpito. La maggior parte del kraton è stata adibita a museo, per ospitare i tanti doni ricevuti dai sultani dai monarchi europei, copie dorate dei sacri pusaka (cimeli della famiglia reale) e strumenti del gamelan.
All’esterno del kraton, nel centro della piazza settentrionale, troverete due sacri waringin (alberi di baniano) dove anticamente i postulanti vestiti di bianco sedevano in attesa di essere ricevuti dal sovrano. Erano i tempi in cui Java era un impero feudale. Nell’alun-alun kidul, la piazza meridionale, due alberi di baniano hanno fama di portare fortuna a chi riesce a passarci in mezzo con gli occhi bendati.
Il kraton, il cui accesso si trova sul lato nord-occidentale, ospita nel corso della settimana concerti, spettacoli e interessanti esibizioni. Si tratta, infatti, del cuore culturale della città, un luogo davvero imperdibile, in cui la tradizione è fortemente radicata. A testimonianza di ciò, non è difficile scorgere gli anziani inservienti che si occupano del kraton mentre indossano, di consueto, tipici abiti javanesi.
A pochi passi dal kraton troverete il Taman Sari – il Castello d’Acqua – uno splendido parco con palazzi, piscine e canali. Il luogo dei passatempi per il sovrano e la sua corte.
All’estremità di questo complesso troverete anche il Pasar Ngasem, il mercato degli uccelli, luogo molto pittoresco in cui potrete ammirare centinaia di pappagallini, galletti e tortore esposti in gabbiette. Dal fondo del mercato, un vicolo sale sulle mura del Taman Sari consentendo di ammirare una splendida vista su Yogyakarta.
Altro luogo decisamente attraente è Kota Gede, antica e piccola cittadina divenuta nel tempo rinomata per la lavorazione dell’argento. Lungo Jl Kemasan, la via principale che entra nella città da nord, troverete invece le botteghe di argentieri che offrono ciotole lavorate a mano, scatole e monili in filigrana… Un vero spettacolo!
Cosa aspettate, allora, ad organizzare un tour alla scoperta di Solo e Yogyakarta? Tutta la bellezza di questi luoghi vi sta aspettando!
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