Alla scoperta del Lago Tonlé Sap in Cambogia
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C’è un lago nel cuore della Cambogia che è diverso dagli altri specchi d’acqua che attraversano questo lussureggiante e ancora misterioso paese. È il lago Tonlé Sap, che in lingua locale significa, semplicemente, grande fiume.
Questo lago si trova un pò spostato a nord-ovest, ma costituisce, in un certo senso, l’ombelico del paese, la sua forza vitale o l’hara, come direbbero gli indiani.
Nelle 5 province che si affacciano sul Tonlé Sap vivono, infatti, circa 3 milioni di cambogiani, che vi pescano più della metà del pesce consumato nel resto del territorio.
Ma ciò che rende davvero straordinario il Tonlé Sap – facilmente raggiungibile tanto da Siem Reap quanto dalla vibrante capitale Phnom Pehn – è il mutamento repentino e radicale a cui va incontro in alcuni periodi. E che non cessa di affascinare, tanto i turisti quanto gli autoctoni.
Nella stagione delle piogge (ovvero da giugno a ottobre) il più grande bacino di acqua dolce di tutto il sud-est asiatico, si trasforma, infatti, secondo proporzioni inaudite.
La superficie quadruplica (mediamente, da 3000 a 12000 km2). La profondità passa da 2 a 10 metri. Le foreste tutt’intorno vengono allagate e le acque del fiume Tonlé Sap, normalmente emissario del lago, vengono riconvogliate all’interno del bacino dall’imponente Mekong.
Il flusso della corrente viene invertito e una quantità immensa di acqua torna all’interno per diventare il perfetto luogo di riproduzione di ogni tipo di pesce. A loro volta, tutti questi pesci attirano una varietà impressionante di uccelli, generando una vera un’esplosione di vita. Uno degli spettacoli più belli che questo angolo di mondo possa offrire. L’ennesimo regalo di una natura che a questo paese e ai suoi visitatori offre tantissimo.
Non stupisce, quindi, che, dal 2001, questa regione sia stata dichiarata “riserva della biosfera” da parte dall’UNESCO. Un giusto riconoscimento all’unicità di un luogo apprezzato da un numero sempre crescente di persone. E al contempo un passo concreto verso la sua tutela e protezione.
Cosa fare e vedere intorno al Lago Tonlé Sap
Il Tonlé Sap è meta prediletta di moltissime specie di uccelli. Non c’è posto migliore, quindi, per fare birdwatching e ammirare nel proprio ambiente naturale cicogne, pellicani, marabù, e ibis.
Il periodo ideale per questo tipo di attività è la stagione secca (da dicembre ad aprile) quando, dopo il ritiro delle acque in altre zone del paese, la concentrazione di animali aumenta a dismisura, con scene che vi richiameranno alla mente i più bei documentari del National Geographic.
Per chi è interessato al birdwatching consigliamo una visita al magnifico Prek Toal, un vero e proprio santuario naturalistico, situato a nord ovest del lago. Qui, con pochi dollari, (circa 30$ a persona per un pernottamento nella riserva), potrete assicurarvi un’esperienza fantastica, che raggiunge l’apice all’alba e al tramonto, quando il visitatore rimane completamente avvolto dalla magia del luogo.
Nei pressi del Prek Tal troverete diverse agenzie che organizzano escursioni. Queste comprenderanno, a seconda del prezzo, pernottamento, pasti, guida e binocolo. Tra tutte segnaliamo la Sam Veasna Center, i cui proventi finanziano progetti di educazione ambientale, che contribuiscono alla salvaguardia di questo habitat unico.
Visitare i villaggi galleggianti del lago Tonlé Sap
Se il birdwatching vale da solo il viaggio, ciò che può rendere davvero unica e memorabile un’escursione sul lago Tonlé Sap è la visita ai villaggi galleggianti che ne costeggiano le rive.
Avete presente i mercati sull’acqua che rendono Bangkok – la Venezia d’Oriente – celebre in tutto il mondo? Ecco, moltiplicate il tutto per dieci, aggiungete la proverbiale ospitalità cambogiana e le sue famose spezie! Otterrete qualcosa di vicino alla magia di un posto unico al mondo…
In questi villaggi, infatti, non solo il mercato, ma tutta la vita si svolge sull’acqua! Scuole, officine, monasteri, luoghi di meditazione e preghiera, pescherie e perfino palestre. Questa gente e l’acqua sono un organismo unico. La simbiosi con l’ambiente circostante è totale e lascia veramente il segno. Visitare questi luoghi, specie per un occidentale, è quindi il modo privilegiato, non solo per scoprire la vera anima cambogiana, ma anche e soprattutto per riscoprirne la lezione più autentica. Una lezione che molti, travolti dall’ansia e dallo stress, sembrano aver dimenticato. Vivere in armonia con l’ambiente, rispettandone i tempi e senza tentare di soggiogarlo. E qui non si tratta di poesia, ma di realtà concreta!
Un esempio su tutti rappresenta perfettamente questo modo di vivere. Durante la stagione delle piogge, quando il lago aumenta drasticamente la propria portata d’acqua e la propria superficie, il villaggio di Chong Kneas si sposta per diversi chilometri. Il lago, quindi, non viene mai ostacolato, viene “lasciato libero” e sono piuttosto le costruzioni umane ad adeguarsi. L’ambiente, caso ormai assai raro, non è mai piegato ai desideri dell’uomo, ma, rispettato, preservato e protetto.
In ogni caso il Tonlé Sap è davvero grande e quindi sono molti i villaggi galleggianti che potrete ammirare. Tra essi, il più famoso è senza dubbio il Chong Kneas. Posto a circa 11 km da Siem Reap, è comodamente raggiungibile in barca (circa 20$ a persona). Oppure in moto o in bicicletta, attraverso un rilassante percorso fatto solo di pace e risaie.
Chong Kneas è il villaggio più affollato e “turistico”, ma lo spettacolo che si ammira dalla collina di Phnom Krom, dove attraccano le barche, fa dimenticare tutto il resto, ve lo assicuriamo!
Da vedere anche Kompong Pluk, un villaggio su palafitte molto più tranquillo rispetto e Chong Kneas, e il villaggio di Me Chrey, solo recentemente entrato nelle rotte turistiche. Questo grazioso agglomerato di case, durante la stagione delle piogge, si raccoglie tutto intorno ad una pagoda che funge da piazza e da focolare.
Chi volesse, infine, visitare un villaggio di pescatori di cultura prettamente vietnamita, non dovrà fare altro che andare a Kompong Luong, sulla riva occidentale del Tonlé Sap.
Sostenere le comunità locali della Cambogia nei dintorni del lago Tonle Sap
Il turismo è uno dei modi migliori per aiutare il popolo cambogiano, che sta faticosamente cercando di uscire dai decenni bui e dolorosi della dominazione di Pol Pot.
In tutto il paese, dalla costa fino alla remota provincia di Mondulkiri, stanno fiorendo organizzazioni non profit, che finanziano progetti di sviluppo e che cercano di aiutare i cambogiani in difficoltà.
Fare shopping presso una di queste istituzioni, quindi, vi consentirà di conservare un ottimo ricordo di questo paese, ma anche di aiutarlo!
Girovagando tra i numerosissimi negozi (particolarmente abbondanti a Siem Reap e Angkor Wat), potrete trovare oggetti di artigianato, gioielli, sculture, souvenir e molto altro. Dovrete solo armarvi di santa pazienza e andare a caccia dell’affare migliore!
Quando andare in Cambogia per visitare il lago Tonlé Sap?
Sul lago Tonlé Sap il tempo è bello durante tutto l’arco dell’anno. Il periodo migliore per visitarlo è però da novembre a marzo, quando le temperature si aggirano intorno ai 25/30 gradi e l’umidità é sotto controllo. Questo é anche il periodo migliore per avvistare gli uccelli che si radunano a migliaia.
Chi non potrà viaggiare nella stagione asciutta, potrà comunque godere di splendidi paesaggi anche nel periodo delle piogge. È chiaro che viaggiare in questo periodo richiede un maggiore spirito di adattamento.
Lo staff di InnViaggi Asia, con personale italiano residente in Thailandia e Cambogia, potrà aiutarvi nell’organizzazione e pianificazione del vostro itinerario di viaggio in Cambogia, ed assistervi durante tutto il soggiorno in Cambogia.
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