Durbar Square
Centro storico della capitale del Nepal, Kathmandu
Il cuore storico della vecchia Kathmandu è un museo a cielo aperto, un magnifico mosaico di templi, pagode, padiglioni e santuari medievali. Un tempo residenza della famiglia reale nepalese e ancora oggi casa della Kumari, Durbar Square è il fulcro della città, nonché lo sfondo di spettacolari manifestazioni. Consultate le proposte di viaggio e contattaci!
Durbar Square è la piazza dove un tempo venivano incoronati i Re che da Kathmandu esercitavano il proprio potere. La piazza è il cuore storico della città vecchia e il luogo in cui si concentrano gli edifici tradizionali più spettacolari della capitale nepalese.
In questa Piazza è facile perdere la cognizione del tempo vagando per ore tra i suoi edifici e osservando il viavai dei passanti dai gradoni dell’imponente Maju Deval. Un modo piacevolissimo per godersi l’atmosfera della città, dal 1979 dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
L’area di Durbar Square è costituita da tre aree collegate tra loro. A sud si apre Basantapur Square, un tempo stalla reale per gli elefanti. La zona principale di Durbar Square, quella con i famosi templi, è situata a ovest. A nord-est si sviluppa, invece, la seconda parte di Durbar Square, dove troverete l’entrata dell’Hanuman Dhoka e altri templi. Da questo spiazzo aperto si allunga in direzione nord-est Makhan Tole, un tempo la principale arteria cittadina e tuttora la via più interessante di Kathmandu.
Andiamo a scoprire assieme quali sono i luoghi di maggior interesse che si affacciano su questa piazza!
Singh Sattal
Costruito con il legno avanzato dal tempio precedente (il Kasthamandap, andato distrutto durante l’ultimo terremoto), questo edificio si chiamava in origine Silengu Sattal, ma cambiò nome con l’aggiunta dei singh, i leoni dalle ali d’oro collocati a guardia di ogni angolo del piano superiore.
Ashok Binayak
Lungo il lato settentrionale del Kasthmandap, in cima a Maru Tole, si trova questo piccolo santuario dorato, uno dei quattro santuari più importanti della Valle dedicati a Ganesh. Si ritiene che una visita questo santuario assicuri la buona riuscita di un viaggio e poiché Ganesh è una divinità molto amata, vi è un flusso costante di visitatori.
Maru Tole
Questa Tole (strada), parte da Durbar Square e scende fino al fiume Vishnumati, dove un ponte pedonale consente di proseguire lungo il sentiero per Swayambhunat.
Maju Deval
I gradoni color ocra di questo tempio dedicato a Shiva sono un posto piacevole per trascorrere un pò di tempo, soprattutto all’alba e al tramonto. Il basamento a nove livelli è uno dei luoghi di incontro più popolari della città.
Da qui si può osservare l’interessante attività dei venditori ambulanti di frutta e verdura, l’andirivieni di taxi e risciò e il viavai di turisti. Il grande tempio a tre tetti offre una magnifica visuale sulla piazza e sulle case della capitale. Il tempio risale al 1960 e al suo interno troverete un lingam, simbolo fallico di Shiva.
Tempio di Shiva e Parvati
Volgendo lo sguardo in direzione nord dai gradoni del Maju Deval si scorge questo tempio, noto soprattutto per le statue di Shiva e della sua consorte, che si affacciano dalla finestra del primo piano, un soggetto molto fotografato.
Kumari Bahal
All’incrocio tra Durbar Square e Basantapur Square sorge questo edificio di mattoni rossi a tre piani che è la dimora della Kumari, la fanciulla designata per rappresentare la dea vivente della città finché, al raggiungimento della pubertà, non torne ad essere una comune mortale.
All’interno dell’edificio c’è il Kumari Chowk, un cortile circondato da tre piani di balconate in legno magnificamente scolpite: si tratta probabilmente del cortile più bello di tutto il Nepal.
Gaddhi Baithak
Il lato orientale di Durbar Square è incorniciato da questo palazzo bianco neoclassico. Costruito nel 1908, durante il periodo Rana, l’edificio presenta uno stile di importazione europea in curioso contrasto con l’architettura tradizionale nepalese del resto della piazza.
Tempio di Bhagwati
Presso l’angolo nord occidentale dell’edificio precedente potrete ammirare questo tempio a tre piani e tre tetti, non facile da individuare poiché si trova sopra un altro edificio circondato da negozi. La vista migliore sul tempio e sui suoi tetti dorati si gode dal Maju Deval, sul lato opposto della piazza.
Colonna del re Pratap Malla
Sul lato opposto della piazza rispetto al tempio di Krishna ci sono un gruppo di templi minori e altre costruzioni edificate su una piattaforma. La colonna squadrata di pietra nota come Pratap Dhvaja è sormontata da una statua del famoso re Pratap Malla. Il suo sguardo è rivolto verso la sala di preghiera privata, situata al terzo piano del tempio di Degutaleju.
Tempio di Krishna
L’edificio fu costruito nel 1648 da Pratap Malla, forse in risposta al magnifico tempio eretto a Patan dal rivale Siddhinarsingh e consacrato alla medesima divinità. Al suo interno vi sono statue di Krishna e di due dee che, secondo un’iscrizione in sanscrito, sarebbero state scolpite immagine del re e delle sue due mogli.
Tempio di Jagannath
Si tratta dell’edificio più antico di questa parte della piazza. La struttura è a due piani e presenta una piattaforma a tre livelli. Pratap Malla si attribuì il merito della costruzione, ma è possibile che il tempio sia stato eretto nel 1563, durante il regno di Mahendra Malla.
Kala Bhairab
A nord del tempio di Jagannath campeggia la grande statua di pietra del Kala Bhairab. Bhairab è Shiva nel suo aspetto più terrificante, qui raffigurato con sei braccia e ornato da una ghirlanda di teschi. La statua fu originariamente scolpita da un singolo blocco di pietra. La tradizione vuole che mentire mentre si sta di fronte al Kala Bhairab causi la morte istantanea del bugiardo.
Iscrizione su pietra
Sul lato esterno del muro bianco del palazzo, di fronte al tempio di Vishnu si trova una lunga iscrizione su pietra in quindici lingue, dedicata alla dea Kalika. L’iscrizione fu realizzata nel 1664 per volere del re Pratap Malla, noto per le sue capacità linguistiche. Una leggenda nepalese afferma che quando qualcuno riuscirà a decifrare tutte e quindici le lingue, dalla cannella al centro della parete sgorgherà del latte.
Tempio di Taleju
Il tempio più sfarzoso della piazza si erge in corrispondenza della sua estremità nord orientale. Il tempio di Taleju fu costruito nel 1564 da Mahendra Malla. Taleju Bhawani era in origine una dea dell’India meridionale, ma nel quattordicesimo secolo divenne la divinità principale dei Malla, una sorta di divinità reale.
Con gli oltre 35 metri di altezza del basamento a dodici livelli, il tempio domina l’intera Durbar Square. L’ottavo livello del basamento forma un muro intorno al tempio, circondato da dodici templi in miniatura.
Hanuman Dhoka
Il complesso interno del palazzo dell’Hanuman Dhoka fu fondato durante il periodo licchavi, ma gran parte della struttura odierna venne costruita nel XVII secolo per ordine di Pratap Malla. In origine il complesso contava 35 cortili, ma il terremoto del 1934 ridusse il palazzo agli attuali 10. È consentito scattare fotografie soltanto nei cortili e non all’interno degli edifici del complesso.
Avvolta in un mantello rosso e riparata da un parasole, la statua di Hanuman (1672) presidia l’ingresso del palazzo reale e gli dà anche il nome.
Come arrivare a Kathmandu
Il mezzo di trasporto più comodo per raggiungere il Paese è l’aereo. L’aeroporto internazionale (il Thribuvan) prevede voli dall’Italia, che tuttavia devono transitare dai paesi della penisola arabica oppure dall’India (Delhi).
Si può entrare in Nepal anche via terra, dal confine con la Cina (Tibet) e dall’India. Molto popolare è la via che porta da Benares a Belahiya, per poi proseguire verso Kathmandu.
Quando andare in Nepal
Il periodo migliore per visitare il Nepal è nei mesi di ottobre e novembre (stagione secca). Il clima è mite, l’aria è tersa, la visibilità ottima e la natura rigogliosa grazie ai monsoni. A dicembre e gennaio, invece, la visibilità non è ottimale e le temperature sono rigide. Da febbraio ad aprile la temperatura è molto buon anche se la visibilità è un pò più scarsa a causa della polvere. Il resto dell’anno non è molto indicato a causa di caldo, polvere e monsoni.
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