Si Phan Don: le quattromila isole del Laos

Si Phan Don è l’arcipelago di quattromila isole che si trova sul Mekong, dove la vita del Laos si fa più rilassata! Consulta le offerte viaggio e i Pacchetti vacanze Laos di InnViaggi

Durante la stagione delle piogge il Mekong raggiunge in questa parte del Laos una larghezza di 14 km, l’ampiezza massima del suo percorso, che va dall’altopiano tibetano al Mar Cinese Meridionale. Durante la stagione secca, invece, il fiume si ritira, lasciando affiorare centinaia e centinaia di isolette. Proprio questo arcipelago di migliaia di isole è il Si Phan Don. Letteralmente, il suo nome significa “quattrocento isole” e su tutte la vita scorre in modo pacifico e rilassante.

Le tre isole del Laos più visitate sono Khong, Det e Khon. Don Khong è la più grande e la più tranquilla (probabilmente anche per il numero ridotto di persone che la visitano). Don Khon e Don Det, invece, sono diventate due delle mete più ambite del Sud Est Asiatico per chi pratica backpacking, poiché offrono diverse possibilità di dedicarsi a un gran numero di attività all’aria aperta (escursioni, bicicletta, nuoto, tubing, uscite in barca).
Molti viaggiatori stranieri sono rimasti affascinati da questo angolo del Paese. E allora, perché non scoprire le isole del Laos in tutta la loro bellezza?

Don Khong: la più tranquilla fra le isole del Laos

Quest’isola è un luogo molto piacevole, dove trascorrere un paio di giorni girovagando a piedi o in bicicletta tra le reti di pescatori stese al sole ad asciugare. Oppure uscendo in barca al tramonto o, più semplicemente, leggendo o rilassandovi sulle sponde del fiume. Don Khng è, infatti, un isola molto bella, con risaie e basse colline, nella parte centrale, e orti lungo la costa. Questi ultimi sono interrotti solo da  piccoli paesi, ognuno con un proprio wat.
Don Khong misura 18 km in lunghezza e 8 in larghezza. La maggior parte dei suoi abitanti vive nei centri di Muang Khong e di Muang Saen.

Il centro abitato di Muang Khong è dominato dal Wat Phuang Kaew e dalla sua monumentale statua del Buddha, rivolta a est e protetta dal naga. Nella periferia settentrionale troverete il Wat Jom Thong, il tempio più antico dell’isola. La sua costruzione risale, infatti, all’epoca di Chao Anou (1805-1828) e il sĭm principale presenta un’insolita pianta cruciforme, con mattoni e dettagli in stucco, e un tetto piastrellato. Vi consigliamo di soffermarvi ad osservare l’antica statua lignea del Buddha raffigurato in piedi, nella posizione di abhaya mudra, di chi “offre protezione”.

Un altro aspetto affascinante di Muang Khong è il mercato. Tra le 4:30 e le 6:30 del mattino tantissima gente arriva qui dalle altre isole per acquistare e vendere oggetti di ogni genere. Molti arrivano in barca e vale davvero la pena di alzarsi all’alba e di scendere in spiaggia per ammirare il suggestivo spettacolo delle barche che scaricano pesce, polli e prodotti di ogni genere.

A poco più di un chilometro dal centro abitato, infine, troverete Tham Phu Khiaw, la Grotta della Montagna Verde, che ospita alcune antiche raffigurazioni del Buddha ed è meta dei devoti locali in occasione del capodanno laotiano.

Don Det e Don Khon: isole gemelle a tutta natura!

Queste due isole laotiane da alcuni anni sono diventate la meta preferita degli amanti delle attività all’aria aperta.
La maggior parte delle attrattive è concentrata a Don Khon. Qui oltre a oziare tranquillamente su un’amaca, potrete dedicarvi alle escursioni in bicicletta, o galleggiare sulle acque del fiume trasportati da camere d’aria.

Attraversando il ponte francese per Don Khon, potrete raggiungere i sentieri che si snodano tra foreste e risaie. Oppure raggiungere piccole rapide o spiagge nascoste, ammirando le acrobazie dei delfini dell’Irrawaddy. Al largo della punta meridionale dell’isola, nei pressi di Boong Pa Gooang, vive, infatti, un piccolo gruppo di questi rari cetacei. Gli avvistamenti sono più facili tra gennaio e maggio e i momenti migliori per vedere i delfini coincidono con il mattino presto e il tardo pomeriggio, quando il fiume assume un aspetto molto suggestivo. Lo spettacolo offerto da questi rari cetacei costituisce una delle esperienze da non perdere durante un tour nel Laos meridionale!

Spostandovi di un paio di chilometri verso valle incontrerete anche una spettacolare serie di rapide chiamate Tat Somphamit, meglio conosciute come Cascate di Li Phi. Il nome significa “trappola per gli spiriti” e si riferisce alla credenza locale secondo cui queste acque aveva il compito di intrappolare gli spiriti cattivi delle persone e degli animali morti che scendevano lungo il fiume. Tra una cascata e l’altra l’acqua ribolle intensamente, anche durante la stagione asciutta.

A ovest delle cascate troverete invece un sentiero che scende fino alla spiaggia sabbiosa di Li Phi e a una piccola piscina naturale, dove la gente del posto non fa mai il bagno. Guai ad entrare in contatto con gli spiriti del luogo!

Lungo il fiume potrete effettuare escursioni in kayak, in tubing e in barca: l’importante è che non vi spingiate dove la corrente diventa più forte e in prossimità delle cascate.

Restando sulla terraferma, potrete intraprendere il Percorso circolare orientale. Un piacevole circuito da effettuare sia a piedi che in bicicletta e che vi porterà fino all’estremità orientale di Don Khon, dove i francesi costruirono una serie di canali in cemento per il trasporto del legname.

Il sentiero prosegue costeggiando il fiume e trasformandosi in una strada sterrata nei pressi dell’isoletta Don Pa Soi. Di lì a poco potrete raggiungere le cascate di Khon Pa Soi che formano alcune piscine naturali in cui potrete tranquillamente fare il bagno. Il sentiero arriva fino al villaggio di Ban Hang Khon, sulla punta meridionale dell’isola. Qui, come già accennato, potrete anche avvistare i delfini. Basta un pizzico di fortuna e scegliere la stagione giusta. Ma per questo ci sono i consulenti e le guide di InnViaggi.
Cosa aspettate a contattarli?

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