Atolli settentrionali, la vita tradizionale delle Maldive
Gli atolli settentrionali delle Maldive sono il luogo ideale per scoprire la vita tradizionale dell’arcipelago. Dopo aver letto la guida pratica sugli atolli settentrionali, consultate le Offerte viaggio (anche Last Minute) e i Pacchetti vacanze Maldive di InnViaggi Asia
Gli atolli settentrionali, la regione più tradizionale dell’arcipelago, sono i luoghi perfetti per chi vuole conoscere la vera vita degli abitanti delle Maldive. Questa parte del Paese occupa, infatti, un posto molto importante nella storia locale. L’eroe nazionale, Mohammed Thakurufaanu, che scacciò i portoghesi nel XVI secolo, nacque proprio nell’atollo di Haa Alifu, dove ancora oggi i maldiviani vanno in pellegrinaggio per visitare il suo piccolo palazzo di legno.
Tutta la regione è disseminata di luoghi splendidi per fare immersioni. L’atollo di Baa, in particolare, è stato dichiarato Riserva della Biodiversità dall’UNESCO e offre scenari indimenticabili.
Cosa fare e vedere negli atolli settentrionali?
Haa Alifu
L’atollo comprende l’isola di Utheemu, la più interessante e rilevante a livello storico tra gli atolli settentrionali. Luogo di nascita di Mohammed Thakurufaanu, ha come simbolo il monumento costruito in sua memoria, con annesso un piccolo museo e una magnifica spiaggia. Su quest’isola troverete gli edifici più importanti delle Maldive, subito dopo quelli di Male.
L’Utheemu Ganduvaru è, invece, il piccolo palazzo un tempo casa d’infanzia dell’eroe nazionale. Qui i visitatori possono ammirare i bellissimi interni in legno, risalenti a cinquecento anni fa. Letti a dondolo, lampade a olio (di cocco), elaborate sculture in legno e un grande riparo con il tetto realizzato in foglie di palma e utilizzato come camera da letto per gli ospiti.
Oltre all’Utheemu Ganduvaru troverete la Kandhuvalu Mosque, la piccola moschea in legno e pietra nella quale Mohammed era solito pregare. L’accesso è vietato ai non musulmani, ma potrete sbirciare l’interno in teak dalla porta principale.
Shaviyani
Questo atollo è costituito da sedici isole abitate ed è famoso soprattutto come zona di riproduzione delle tartarughe, che depongono le uova sulle sue incontaminate spiagge.
L’attuale capoluogo, Milandhoo ha preso il posto di Funadhoo, una graziosa isola che ospita le rovine di un’antica moschea e alcune pietre tombali risalenti al XIII secolo.
Narudhoo, invece, è un’isola molto piccola che ospita un lago di acqua dolce, uno dei pochissimi luoghi delle Maldive dove l’acqua si raccoglie in un bacino idrico di superficie. La principale moschea dell’isola conserva il più antico esempio di scrittura thaana, caratteristica dell’arcipelago. Si tratta di un’iscrizione effettuata sul telaio di una porta e che mostra l’anno di costruzione del tetto, il 1588.
Noonu
Questo atollo comprende tredici isole. Sull’isola di Landhoo si trovano i resti di un hawitta che si ritiene sia stato costruito dai leggendari redin, mitico popolo del folklore maldiviano. L’hawitta è un tumulo alto sei metri chiamato localmente maa badhige (“grande luogo in cui si cucina”). Il noto antropologo norvegese Thor Hayerdahl sostiene che questo popolo sia stato il primo ad abitare l’arcipelago a partire dal 2000 a.c.
Nel 2011 è stato qui istituito il Parco Nazionale Marino di Edu Faru, il primo del genere alle Maldive, che costituisce un atto concreto per la conservazione dell’habitat marino del Paese. Posto sul lato orientale dell’atollo, il Parco è molto popolare tra i sub, comprende nove isole disabitate e consente l’accesso solamente alle imbarcazioni provenienti dai resort dell’atollo.
Raa
L’atollo ospita solamente due resort ed è un angolo ancora incontaminato della Maldive, nonché una meta molto popolare tra i sub che solitamente giungono qui per fare immersioni con le safari boat.
L’isola capoluogo, Ugoofaaru, possiede una delle più grandi flotte di pescherecci del Paese, mentre l’isola di Alifushi è famosa per via degli abili costruttori di dhoni tradizionali delle Maldive.
Il canale tra Baa e Raa è chiamato Hani Kandu ed è chiamato dalla gente del luogo Moresby Channel dal nome di Robert Moresby, l’ufficiale della Royal Navy che effettuò il primo rilevamento topografico delle Maldive. Sui lati del canale si possono fare bellissime immersioni con possibilità di ammirare numerose specie pelagiche e coralli. Le mante sono particolarmente numerose tra ottobre e novembre.
Baa
Questo atollo di tredici isole è invece famoso per la lavorazione degli oggetti in lacca e per i pregevoli sarong in cotone. Oggi ospita anche alcuni dei resort più esclusivi delle Maldive.
Dal 2011 è stato dichiarato Riserva della Biosfera dall’UNESCO per la sua peculiare biodiversità, caratteristica che lo rende perfetto per le immersioni. Oltre a Kakani Thila, Dhigali Haa, Milaidhoo Reef, merita una descrizione più approfondita Hanifaru Huraa, il fulcro della Riserva. Si tratta di un’area di vitale importanza per la riproduzione di mante e squali balena, il che significa che durante le immersioni avrete ottime possibilità di incontrare questi animali. Il periodo migliore per avvistare le mante va da giugno a ottobre, mentre gli squali si possono ammirare tutto l’anno.
Lhaviyani
La principale attività economica dell’atollo, oltre al turismo, è la pesca. La popolazione è, infatti, famosa per la produzione di pregevoli manufatti in corallo e madreperla, oltre che di medicamenti preparati secondo i dettami della medicina tradizionale.
I siti più interessanti per le immersioni sono invece: Kuredhoo Express, un’Area Marina Protetta perfetta per immersioni in corrente o snorkeling; Shipyard immersione impegnativa per scoprire relitti sommersi e habitat di molte specie; e Fushifaru Thila punto straordinario per lo snorkeling. Quando le correnti non sono forti, si trova al centro di un canale che richiama mante, squali, cernie e tartarughe.
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