Penang: Georgetown e la culla della cultura cinese in Malesia
L’isola di Penang e la vivace e pittoresca Georgetown rappresentano la parte di ascendenza cinese di questa zona della Malesia. Dopo aver letto la guida pratica su Penang e Georgetown, consultate le Offerte viaggio, i Last Minute e i Pacchetti vacanze Malesia di InnViaggi Asia
L’isola stato del Penang, denominata anche la “Perla d’Oriente” è una delle zone più conosciute e visitate della Malesia. Con una temperatura costante che oscilla tra i 21°C e i 32°C durante tutto l’anno è l’unica isola ad ospitare una popolazione a maggioranza cinese. Aspetto che conferisce al territorio un carattere ben distinto dal resto del Paese.
Il suo centro principale, Georgetown, esercita un enorme fascino con i suoi edifici coloniali, i templi e i musei, per la vivace cultura cinese e per le interessanti opportunità di shopping. E per una gastronomia assolutamente eccezionale!
Cosa fare e vedere a a Penang e Georgetown?
Georgetown è una città affascinante e pittoresca, piena di shophouse, antichi edifici coloniali e tantissimi risciò che vi trasporteranno per il suo dedalo di strade e vicoli. Antichi mestieri come la fabbricazione artigianale di oggetti in rattan, di manufatti in legno, di bastoncini d’incenso o la chiromanzia, continuano a essere praticati in ambienti rimasti pressoché immutati nell’ultimo secolo. Ma poco più in là troverete i grattacieli simbolo avveniristico della parte più moderna della città.
I templi cinesi e indiani, le vestigia neoclassiche del Raj e una miriade di antiquati negozietti disseminati nella città, fanno di Georgetown una meta di assoluto interesse culturale per tutti gli appassionati di viaggi.
Il distretto coloniale di Georgetown
Essendo il più antico insediamento britannico della Malesia, Georgetown conserva molti importanti edifici coloniali.
Nel 1786 Francis Light approdò su quest’isola nel punto in cui oggi sorge Fort Cornwallis, il principale punto di partenza per visitare il distretto coloniale sul lungomare. Fort Cornwallis è uno dei siti d’interesse più antichi di Penang, ma oggi mostra soltanto le antiche mura esterne. La parte interna invece è stata adibita a parco. L’attuale perimetro in pietra andò a sostituire quello in legno, materiale con il quale venne realizzato il forte a partire dal 1786 quando arrivò Francis Light. La piccola cappella nell’angolo sud occidentale fu la prima a essere costruita nello stato. Seri Rambai, il cannone più grande e importante di tutti, è ancor puntato verso la costa settentrionale della Malesia e risale al 1603.
Nell’angolo sud-orientale di Fort Cornwallis sorge la Victoria Memorial Clock Tower, una torre bianca con una cupola in stile moresco. Alta 18 metri la torre è stata donata da un magnate cinese in occasione del giubileo di diamante della regina Vittoria.
A ovest di Fort Cornwallis troverete la Town Hall (l’edificio municipale più antico di tutta l’isola) e la City Hall, due degli edifici più imponenti della città.
Sul lato meridionale del padang sorge l’imponente Corte Suprema e la St. George Church, la più antica chiesa anglicana del Sud-est asiatico. Un edificio dalle proporzioni armoniose con pavimenti in marmo e un’alta guglia.
Il Penang Museum è uno dei musei meglio allestiti della Malesia e illustra in modo molto interessante gli usi e le tradizioni dei gruppi etnici della zona del Penang, con fotografie, documenti, abiti, mobili e molti altri oggetti di artigianato. Tra i pezzi più interessanti figurano i letti in cui un tempo si fumava l’oppio, splendidamente intagliati e intarsiati di madreperla.
La Chinatown di Georgetown
Verso l’interno della città troverete invece un groviglio di tortuose vie, disseminate di templi, botteghe e esercizi tradizionali. Passeggiare qui è assai piacevole. A qualsiasi ora del giorno e della notte potrete imbattervi in qualcosa di interessante, che si tratti di un’antica shophouse, di un mercato ortofrutticolo, di una cerimonia, di un negozio di antiquariato o di un pasar malam (il mercato notturno) avrete sempre modo di scoprire qualcosa di nuovo.
Khoo Kongsi è la sede di un clan, un edificio che in parte è un tempio e in parte è un luogo di incontro per cinesi appartenenti a uno stesso gruppo. Sicuramente il più bello di Georgetown. Risale al 1906 ed è un insieme vivace e colorato di draghi, pilastri scolpiti, lanterne, dipinti e piastrelle di ceramica.
Il piccolo tempio-gioiello di Hainan merita un’attenta visita. Dedicato a Mar Chor, il santo patrono dei naviganti, venne completato nel 1895. A seguito di uno scrupoloso restauro avvenuto in occasione del suo centenario, sono stati rinnovati i caratteristici pilastri a spirale a forma di drago e ravvivati gli elaborati intagli che lo abbelliscono.
Little India
Little India è un animato quartiere in cui aleggiano gli aromi del sandalo e delle spezie e fuori dai negozi risuonano le melodie della musica hindi. Si tratta di un quartiere molto interessante in cui passeggiare. L’atmosfera è particolare tra ristoranti, negozi di sari e sfarzosi templi.
Da vedere lo Sri Mariamman Temple, che presenta il tipico aspetto del tempio dell’India del Sud. Una sovrastruttura con un ricco apparato decorativo, scultoreo e pittorico, raffigura il monte Meru (la montagna cosmica che sostiene la volta celeste). Eretto nel 1883 è il più antico tempio hindu dell’isola di Penang, nonché un esempio della forte influenza indiana in questa parte della città di Georgetown, per il resto dominata dalla cultura cinese.
I dintorni di Georgetown a Penang
L’isola di Penang presenta una serie di interessanti attrattive, sia dal punto di vista culturale che naturalistico.
Un luogo da non perdere a pochi chilometri da Georgetown (nei pressi di Penanh Hill, la collina che domina Georgetown) è il Kek Lok Si Temple, il più grande tempio buddhista della Malesia. L’ingresso del tempio è preceduto da un laghetto che ospita tartarughe e pesci colorati. Da qui arriverete alla Ban Po Thar, una torre di circa 30 mt disposta su sette piani. Si dice che la parte alta sia di progettazione birmana, quella centrale thailandese e quella inferiore cinese. Il complesso comprende altri templi di cui uno ospita una grande statua del Buddha donata dal re Bhumibol di Thailandia. Nell’area ci sono negozi e ristoranti, mentre una funicolare raggiunge rapidamente la parte alta del complesso, dominata dall’imponente statua bronzea di Kuan Yin, dea della misericordia, alta ben 36,50 metri.
La Cucina dell’isola di Penang
La qualità e la varietà della cucina di Penang sono giustamente leggendarie. In una zona molto ristretta c’è infatti la possibilità di apprezzare la ricca cucina asiatica, potendo scegliere, di volta in volta, tra ristoranti indiani, malesi, cinesi e thailandesi.
Il laksa assam è una zuppa di pesce dal sapore acidulo dato dalla pasta di tamarindo (assam), che viene servita da speciali noodle bianchi di laksa. Questo territorio è uno dei migliori per provare la cucina nonya (tipica degli insediamenti cinesi dello Stretto). Nonché per degustare ottimo pesce e crostacei quali granchi e gamberetti, soprattutto nei tanti ristorantini dislocati lungo le coste dell’isola.
Nonostante il suo spiccato carattere cinese Penang ha una forte presenza indiana a cui sono legate diverse specialità. Il curry kapitan è un piatto di pollo al curry che, a quanto si dice, deve il suo nome a un simpatico equivoco. Un capitano olandese aveva chiesto al suo cuoco indonesiano che cosa avesse preparato per cena e questi gli rispose “curry, Kapitan”, espressione che da allora è entrata a far parte del menu!
Concludiamo con qualche consiglio pratico: l’isola di Penang offre diverse opportunità culturali e anche ottimo shopping, per il fatto che l’isola è un duty-free.
Le spiagge da cartolina non sono molte (alcune si trovano nelle isole dei dintorni ) e dunque non si consiglia un soggiorno superiore ai 3-4 giorni. Senza dubbio la cucina di Penang può essere considerata la migliore di tutta la Malesia grazie alla varietà offerta dalle diverse culture che convivono pacificamente nell’isola (cinese, indiana, malese e thailandese ).
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