Monasteri del Tibet: Drepung e Sera
Tappe imperdibili a poca distanza da Lhasa
Tra tutti i monasteri del Tibet, quelli di Drepung e di Sera sono tra i più grandi e i meglio conservati. Durante un soggiorno a Lhasa è d’obbligo una visita a queste strutture non lontane dal centro cittadino e facilmente raggiungibili in bicicletta. Consultate le proposte di viaggio e prenotate!
Monastero di Drepung
Situato circa 8 km a ovest del centro di Lhasa, Drepung era un tempo il più grande monastero del mondo. La parola Drepung significa letteralmente “mucchio di riso” e fa riferimento ai numerosi edifici bianchi un tempo ammassati sul fianco della collina.
Nel corso dei secoli Drepung ha subito gli assalti dei re dello Tsang e dei mongoli, ma ha superato abbastanza indenne la rivoluzione culturale e molti degli elementi di grande interesse che conteneva sono rimasti intatti. Ricostruito e rimaneggiato a un ritmo che non ha eguali nel resto del Tibet, il sito assomiglia sempre di più a un piccolo villaggio. Qui il senso della comunità si avverte in maniera molto più evidente che negli altri grandi monasteri del Tibet.
Un modo facile per raggiungere il monastero di Drepung è prendere uno dei minibus che partono dal centro di Lhasa. Alcuni di questi però lasciano i passeggeri soltanto fino ai piedi della collina, da cui si dovrà camminare per 20 minuti. Una valida alternativa è prendere un taxi.
Palazzo di ganden
La prima sala a sinistra è il Sangha Tratsang, una cappella recentemente restaurata che contiene statue di alcune divinità protettrici tutte disposte attorno a una statua centrale del quinto Dalai Lama. Attraversato il cortile centrale si arriva una cappella situata al primo piano dell’edificio, sopra la quale vi sono altre tre cappelle che costituivano gli appartamenti dei primi Dalai Lama. Nella seconda delle tre cappelle si trovano alcuni dipinti murali molto particolari e il trono del quinto Dalai lama. La terza una sala spoglia dedicata alla meditazione.
Grande sala delle riunioni
La Grande sala delle riunioni è la principale struttura del complesso di Drepung. Questo immenso spazio è caratterizzato da un’atmosfera davvero straordinaria: le pareti sono coperte di thangka e il soffitto è sorretto da più di 180 colonne, alcune delle quali ornate da antiche armature usate per le danze durante le festività.
Salendo alcuni gradini dell’ingresso principale si accede al primo e al secondo piano. In cima alle scale, sulla destra, si trova la sala dei Re del Tibet, con immagini del quinto Dalai Lama, e a sinistra è situata una cappella che contiene la testa di una statua di Jampa alta due piani. Proseguendo in senso orario si entra nella cappella di Sakyamuni per poi scendere nella cappella di Jampa che custodisce l’immagine più venerata della sala delle riunioni, ossia un imponente statua di Jampa, il Buddha del futuro, all’età di dodici anni.
Collegio Loseling
Loseling, il più grande collegio di Drepung, è dedicato agli studi di logica. La sala principale ospita un trono sul quale sedevano i Dalai Lama, una vasta biblioteca e un lungo altare adorno di statue del quinto, settimo e ottavo Dalai Lama, di Tsongkhapa e di antichi Abati di Drepung.
Sul fondo della sala vi sono tre Cappelle: quella di sinistra custodisce 16 arhat sotto i quali i pellegrini compiono un percorso circolare; la cappella centrale contiene una grande immagine di Jampa e interessanti fotografie del nuovo e del vecchio oracolo di Nechung; nella cappella di destra vi è una piccola statua di Sakyamuni.
Collegio Ngagpa
Lo Ngagpa, specializzato negli studi tantrici, è uno dei quattro collegi di Drepung. La cappella è dedicata a Dorje Jigje, una divinità tantrica della meditazione che ha la funzione di opporsi alle forze della transitorietà. Seguendo il sentiero di pellegrinaggio lungo il lato posteriore della sala delle riunioni si passa accanto al piccolo tempio di Jampelyang, dove i pellegrini vanno ad ammirare un dipinto sacro su una roccia. Poco più avanti, nascosta sulla destra, c’è una piccola grotta di meditazione ornata da alcune pregevoli pitture rupestri.
Collegio Gomang
Gomang è il secondo collegio di Drepung per dimensioni e ha la stessa configurazione del Loseling. Nella sala principale è presente un’intera fila di statue, tra cui quelle di Jampa, di Tsepame rosso e il settimo Dalai Lama. Anche qui, sul fondo della sala vi sono tre Cappelle; la più importante è la cappella centrale in cui sono collocate moltissime statue.
Kora del Drepung
Il piacevole kora di Drepung sale fino a 3900 metri, perciò si dovrebbe tentare l’ascesa solo dopo 4 o 5 giorni di acclimatamento a Lhasa. Camminando senza fretta si impiega circa un’ora per percorrerlo. Il sentiero parte dal bivio del palazzo di Ganden e prosegue su per il pendio. Lungo la strada si passa accanto a diverse pitture rupestri, si sale fino a un alto muro e si penetra in una valle in cui sventolano numerose bandiere di preghiera. Lungo il tragitto si possono ammirare splendidi panorami.
Monastero di Sera
Il monastero di sera, situato a circa 5 chilometri a nord del centro di Lhasa, era, assieme a Drepung, uno dei due grandi monasteri del Tibet appartenenti scuola di buddhismo Gelugpa di Lhasa.
La struttura merita sicuramente una visita, in particolare tra le 15 e le 17 quando nel cortile dei dibattiti si tengono le riunioni. Sera dista solo mezz’ora di bicicletta dalla zona centrale di Lhasa. In alternativa si può prendere un minibus che conduce a Sera.
Collegio Sera Ngagpa
Questo collegio tantrico è il più antico edificio di Sera. La sala principale è dominata da una statua di Sakya Yeshe, circondato dagli altri celebri lama del monastero. In fondo alla sala ci sono due cappelle: una custodisce sedici arhat è una grande statua di Sakyamuni, l’altra la statua di Dorje Jigje, divinità protettrice, e del Guardiano del nord, collocato sulla destra è raffigurato mentre cavalca un leone delle nevi e tiene in mano una mangusta dalle qui Fauci fuoriescono gioielli.
Grande sala delle riunioni
È il più vasto edificio di Sera e risale al 1700. La sala, particolarmente solenne, è famosa per i thangka alti quanto le pareti. Al centro vi è una statua di Jampa, accanto alla quale si trovano altre figure, tra cui i Dalai Lama sulla destra, mentre a sinistra via il grande trono del tredicesimo Dalai Lama. Il Sentiero del pellegrinaggio entra nell’edificio dal fondo perciò questa è probabilmente la prima cappella che si incontra lungo il cammino dei visitatori.
Collegio Sera Je
È il collegio più grande di Sera e ha una splendida sala principale illuminata da fasci di luce provenienti dalle finestre e adorna di thangka alle pareti. Alla sinistra della sala c’è un passaggio che conduce, attraverso una cappella dedicata ai Buddha del passato, del presente e del futuro, alla cappella di tamdrin. Tamdrin è una divinità della meditazione dall’aspetto irato il cui nome significa “con la testa di cavallo”: è la maggiore divinità protettrice di Sera e spesso vi è una fila di pellegrini in attesa di sfiorarmi piedi con la fronte in segno di devozione.
A nord-est di Sera Je vi è il Cortile dei Dibattiti, che hanno luogo Solitamente il pomeriggio dalle 15 alle 17 e rappresentano un gradevole diversivo alla consueta iconografia buddhista. Avvicinandosi si sentiranno i lunghi battimani che sottolineano i momenti essenziali delle discussioni che si tengono in questo cortile.
Kora di Sera
Il Kora di sera si percorre in meno di un’ora: inizia davanti all’ingresso e prosegue verso ovest descrivendo un arco intorno alle mura del monastero. Scendendo dal versante orientale si possono ammirare varie pitture rupestri dai colori vivaci. Accanto ai dipinti sulla roccia si trova un muro di sostegno dove, durante le feste, viene appeso un enorme thangka.
Consigli per visitare i monasteri del Tibet
La maggior parte dei templi e dei monasteri del Tibet riserva una calda accoglienza agli ospiti stranieri, e nelle zone più remote i monaci offrono spesso ai viaggiatori anche una sistemazione per la notte.
Per far sì che questa disponibilità venga ricompensata ci si dovrebbe attenere alle seguenti norme di cortesia:
- intorno ai monasteri del Tibet e agli oggetti sacri in generale si deve camminare sempre in senso orario, in modo da tenere i santuari e gli stupa alla propria destra:
- evitare di toccare nè prendere nulla dagli altari;
- non appropriarsi di bandierine religiose;
- non scattare fotografie durante un incontro di preghiera. Anche in altre circostanze chiedere sempre il permesso prima di fotografare;
- non indossare pantaloncini corti o minigonne;
- togliere il cappello prima di entrare in un luogo di culto;
- non fumare;
- cercare una guida tibetana, poiché le guide cinesi non sono molto preparate a riguardo al buddhismo tibetano.
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