La barriera corallina, un’affascinante ecosistema naturale
La barriera corallina delle Maldive è uno dei principali motivi di richiamo di questo arcipelago. Sia che vi immergiate tra i banchi di corallo che offrono una straordinaria varietà di flora e fauna, sia che passeggiate lungo le passerelle di legno costruite sopra le lagune dei resort, vi troverete davanti alle tantissime spettacolari e insolite creature per le quali questo Paese è famoso. Grazie alle acque calde e cristalline, alla ricca fauna marina e a un’ottima tutela ambientale, chi nutre interesse verso il mondo subacqueo non rimarrà deluso!
La vita sulla barriera
Le barriere coralline sono spesso e giustamente definite le “foreste pluviali del mare”. Nonostante corrispondano solamente allo 0,1% della superficie complessiva degli oceani, ospitano circa un quarto di tutte le specie marine del mondo. Sono formate dal carbonato di calcio prodotto dai coralli e, in genere, si trovano nelle acque calde e poco profonde. Ecco perché le Maldive costituiscono l’ambiente perfetto per questi complessi e delicatissimi ecosistemi.
A parte i numerosi tipi di corallo, la barriera ospita molluschi, stelle marine, crostacei e vermi; vi sono inoltre settecento specie di pesci che, direttamente o indirettamente, vivono grazie alle barriere coralline. Gli esseri viventi presenti nelle acque delle barriere possono essere divisi in due gruppi: gli animali della barriera corallina, che vivono nelle lagune all’interno degli atolli o nei pressi delle formazioni coralline, e le specie pelagiche, le quali hanno come habitat il mare aperto e a volte si avvicinano agli atolli in cerca di cibo. A questo secondo gruppo appartengono animali di notevoli dimensioni come tartarughe, delfini, squali, mante e balene; come per i safari in Africa, l’avvistamento di esemplari di grosse dimensioni è l’obiettivo principale per la maggior parte delle persone che effettuano immersioni alle Maldive.
Cos’è una barriera corallina?
Una barriera corallina è un “organismo” vivente formato da polipi corallini, ovvero da minuscole creature tentacolari che si nutrono di plancton. I polipi corallini sono invertebrati con un corpo a forma di sacco e uno scheletro calcareo o corneo che, dopo aver assorbito il calcio presente nell’acqua, secernono piccolissime nicchie calcaree simili a coppe. Così facendo, col passare dei decenni possono dar vita a vere e proprie montagne.
La barriera corallina è quindi formata da milioni di scheletri di questi polipi. Solo lo strato esterno è però materia vivente: a mano a mano che i polipi si riproducono, i nuovi individui si attaccano in strati successivi sugli scheletri già depositati. L’habitat ideale dei coralli è formato da acque limpide e poco profonde, in particolare prediligono i punti in cui le onde e le correnti marine recano un maggiore apporto di ossigeno e sostanze nutritive.
Un passato “esplosivo”
Le Maldive vantano una formazione geologica davvero unica e affascinante. Il Paese occupa infatti la cresta di un’enorme catena montuosa che si estende dalle Isole Laccadive alle Isole Chagos attraverso l’Oceano Indiano. La catena segna il confine tra due placche dove fuoriuscì il magma basaltico dando origine all’Altopiano del Deccan. In un primo tempo, il magma solidificato diede vita a enormi vulcani che svettavano sopra la superficie del mare. In seguito, con l’assestamento del fondale marino, questi vulcani sprofondarono nuovamente nelle acque dell’Oceano lasciando in superficie le sole barriere coralline che si crearono attorno alle loro pendici. Si spiega così la formazione dei caratteristici atolli circolari che formano le Maldive.
La protezione dell’ambiente
Il governo dell’Arcipelago è assolutamente consapevole dell’importanza del mondo subacqueo, sia dal punto di vista ambientale, da quello umano e turistico. Per garantire la salvaguardia si questi ecosistemi sono state varate norme comportamentali che devono essere rispettate da tutti coloro che svolgono attività acquatiche:
- evitate di toccare gli organismi viventi o di trascinare l’attrezzatura sulla barriera corallina. I polipi possono venire danneggiati anche dal minimo contatto;
- non state in piedi sui coralli anche se sembrano solidi e robusti;
- fate attenzione ai movimenti delle pinne e non sollevate nuvole di sabbia quando camminate in acque poco profonde. La sabbia smossa può soffocare le fragili creature della barriera corallina;
- non pescate con la fiocina e non raccogliete aragoste, molluschi, coralli e conchiglie;
- resistete alla tentazione di dare cibo ai pesci;
- rimanete il meno possibile nelle grotte sottomarine. Le bolle d’aria possono depositarsi contro il soffitto della grotta privando dell’acqua gli organismi che ne hanno bisogno per vivere;
- e per ultimo, ma non in ordine di importanza…ricordate di non inquinare il mare!
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