Ho Chi Minh ( Saigon ), storia e modernità nel sud del Vietnam
Ho Chi Minh – o Saigon – è la capitale economica del Vietnam. Dopo aver letto la guida pratica di Ho Chi Minh, consulta le Offerte viaggio (anche Last Minute) e i Pacchetti vacanze Vietnam di InnViaggi Asia
Rispetto alla millenaria Hanoi, Ho Chi Minh ha poco più di trecento anni di vita. Ma si è sviluppata molto velocemente negli ultimi anni fino a diventare la capitale economica e industriale del Vietnam nonché un importante polo commerciale dei Paesi del Sud-Est Asiatico. Oltre ciò Ho Chi Minh è diventata anche un importante centro scientifico, tecnologico e turistico. L’antica Saigon è riuscita infatti a preservare lo charme delle architetture coloniali e il fascino delle antiche pagode coniugandolo con l’esotismo dei mercati e con la nuova modernità asiatica.
Cosa fare e vedere a Ho Chi Minh
L’area di Dong Khoi
Si articola tutta su una strada che inizia in Cong Xa Paris, la piazza della Cattedrale di Notre Dame, e sfocia, letteralmente, come un fiume sulla passeggiata che costeggia il fiume Saigon. Dong Khoi è da sempre il cuore del centro cittadino, piena di negozi, alberghi, caffè e ristoranti. È la vetrina di Ho Chi Minh, il corso dello “struscio” in cui s’incrociano una moltitudine di etnie, venditori e turisti. Ed è qui che iniziano la maggior parte dei tour cittadini. Tra le principali attrattive da raggiungere vi segnaliamo:
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la Cattedrale di Notre Dame, la sede arcivescovile vietnamita. Costruita verso la fine del 1800 in stile neoromanico in mattoni a vista, presenta una facciata semplice e due campanili quadrati di quaranta metri di altezza sormontati da guglie. Interessanti le cappelle laterali dedicate ai santi francofoni e gli “ex-voto” con iscrizioni in francese e vietnamita.
- la Ton Duc Tan, una promenade che costeggia la riva occidentale del fiume Saigon ed offre scorci e immagini quasi letterarie di traffici e commerci fluviali, osservabili da uno dei tanti chioschi. Da qui partono i battelli e gli aliscafi che percorrono il fiume.
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la posta centrale, realizzata nel 1891 con un’immensa armatura metallica. Questo edificio, insieme al ponte sul Fiume Rosso di Hanoi, è una delle più belle realizzazioni di Gustave Eiffel. L’interno ricorda una stazione ferroviaria retrò, sulla cuoi parete di fondo è stato appeso un ritratto di Ho Chi Minh.
- il tempio hindu di Mariamman, l’unico tempio buddista della città aperto al culto e considerato sacro anche dai cinesi e dai vietnamiti, che gli attribuiscono poteri miracolosi. Un piacevole rifugio nel centro città che offre interessanti scorci sui riti e le tradizioni della comunità indiana di Ho Chi Minh.
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il Teatro Municipale, edificio della Belle Èpoque che ricorda il Petit Palais di Parigi. Dopo i recenti restauri, il colore rosato del tetto e degli stucchi gli hanno conferito un’immagine più popolare che rispecchia gli spettacoli che ospita. Il teatro è circondato da alcuni degli edifici più famosi della città tra cui l’Hotel Caravelle, residenza degli inviati di guerra negli anni sessanta. L’Hotel Continental, dimora di illustri personaggi del passato. Il Cafè Givral, che fino al 1975 era la sede degli affari saigoniti e infine il Q Bar, rappresentativo del nuovo stile di vita della città, elegante e vagamente newyorkese.
Il grande Centro
In questa zona si passa da simboli storico-monumentali, come il palazzo della Riunificazione, a vere e proprie enclave urbane come quella di Pham Ngu Lao. Luoghi di culto in cui si respira la mistica esoterica del Tao. Ognuna delle mete che vi proponiamo non deve in ogni caso costituire una visita a sé, ma piuttosto un punto di partenza per esplorare i dintorni. Solo così potrete scoprire i mille volti di questa città. Vi segnaliamo:
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il palazzo della Riunificazione, uno degli edifici più simbolici del Vietnam contemporaneo, baricentro urbano connesso da grandi boulevard a tutte le più importanti zone della città. È stato definito un “magnifico esempio dello stile architettonico degli anni sessanta” e ciò rappresenta anche la sua valenza estetica;
- la Pagoda di Giac Lam, la più antica di Ho Chi Minh, venne costruita in quella che un tempo era una zona frequentata dai letterati per trarre ispirazione e dedicarsi alla composizione. È un luogo di culto buddhista dove ancora oggi vive una comunità di monaci che ogni giorno celebrano funzioni rituali;
la Pagoda dell’Imperatore di Giada è difficile da trovare, nascosta in un vicolo trasversale alla Dien Bien Phu. Anche per questo motivo è una delle più affascinanti della città, sicuramente quella che fa percepire l’immagine di un Vietnam che si pensava perduto. È un luogo in cui concedersi una pausa di riflessione, osservando i fedeli che pregano tra il fumo degli incensi. La divinità più importante è l’Imperatore di Giada, centrale nel pantheon taoista e che decide tutto ciò che accade in cielo e in terra.
- la Pagoda di Giac Vien, situata in un contesto ancora semi-rurale, vicinissimo al lago Dam Sem, costruita vicino a uno stagno coperto di fiori di loto dove “gli uccelli si posavano a riposare”. Si narra che l’imperatore Gia Long venisse qui a meditare. L’originaria struttura geomantica del complesso monastico è stata mantenuta nello splendido giardino interno dove i monaci coltivano un piccolo orto e gestiscono un vivaio di piante ornamentali e bonsai tra piccole montagne artificiali che riproducono l’ordine cosmico.
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il Mausoleo di Le Van Duyet, il generale che contribuì a riunificare il Vietnam nonchè viceré dell’imperatore Gia Long. Gli abitanti di Ho Chi Minh lo considerano il genio protettore della città e ne celebrano la memoria il primo giorno dell’ottavo mese lunare (fine agosto, inizio settembre) e durante il Tet
- la Pagoda di Vinh Nghiem, la più grande e recente pagoda di Ho Chi Minh City, che si distingue per lo stile architettonico d’ispirazione giapponese, con uno stupa a torre alto trenta metri su otto piani (e con altrettanti Buddha). Uno stupa più basso sul retro contiene le diecimila urne cinerarie dei fedeli che qui sono stati cremati
- Cholon che significa letteralmente “grande mercato”. Si tratta della Chinatown e del quartiere più rappresentativo delle suddivisioni regionali del Paese del Sol Levante. Qui si trovano riunite le diverse congregazioni nate sulla base dei vari lavori svolti dal popolo cinese. I cantonesi, ad esempio, sono i principali commercianti al dettaglio. Gli hainanesi gestiscono i ristoranti, gli hakka sono tintori e commercianti di pelli. I fukianesi sono commercianti di riso. Queste “corporazioni” oggi prevedono nuove specializzazioni che costituiscono una delle chiavi di lettura nella visita di Cholon. Da vedere:
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il Tempio di Thien Hau, il più frequentato del quartiere nonché dimostrazione vivente delle varianti toponomastiche della zona (può essere chiamato in cinque modi differenti). È consacrato all’omonima dea, protettrice dei marinai, dei viaggiatori e dei mercanti. Il tempio presenta la classica struttura ad “H” rovesciata delle pagode buddhiste, ma il suo interno è dominato da altari, cappelle e statue dedicate al pantheon taoista.
- il Tempio di Tam Son Hoi Quan, dedicato alla dea dei neonati e dei partorienti. Uno dei più frequentati di Cholon. Nel cortile interno è collocata una statua di Quan Cong, il Dio della Guerra, dal viso rosso e dalla barba nera. Questa figura è molto comune nei templi di Cholon perché rappresenta una sorta di legame culturale con la madrepatria, un’espressione delle sue virtù e della sua forza.
- il Tempio di Nghia An Hoi Quan, il tempio della pace e della giustizia, che merita una visita soprattutto per le belle sculture in legno laccato, per le sentenze dipinte in caratteri han e per le ceramiche policrome.
- la Pagoda di Phuoc An Hoi Quan, una delle meglio decorate di Ho Chi Minh, specie per le piccole statue in ceramica e per gli oggetti rituali in ottone. Dall’esterno potrete ammirare le lanterne e le ceramiche che adornano il tetto.
I musei
Anche in questa città la storia rappresenta una grande attrattiva ben interpretata dagli allestimenti mussali.
- Il Museo della guerra e dei residuati bellici presenta un concentrato di reperti molto toccanti che inducono a riflettere sulla sfortunata storia di questo Paese, caratterizzata dalla ben nota Guerra del Vietnam. Qui troverete reportage fotografici delle sofferenze sopportate dai vietnamiti durante l’invasione americana. In questo territorio sono state utilizzate le più crudeli armi tra cui bombe al Napal ed armi chimiche come l’agente orange. Armi che tutt’ora mostrano tragiche conseguenze sulle persone e sul territorio del Vietnam.
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il Museo di Storia Vietnamita comprende oltre diecimila oggetti e documenti suddivisi in due sezioni. Nella prima troverete pezzi significativi della storia del Vietnam, dalle origini fino al 1945, con una splendida collezione di ceramiche Nguyen. Nella seconda numerose testimonianze delle culture del sud del Vietnam.
- il Museo delle belle arti è allestito in un elegante palazzo in stile coloniale e rappresenta un’ interessante meta per la collezione di pitture e sculture, moderne e contemporanee.
- il Museo Rivoluzionario di Ho Chi Minh è invece un elegante edificio in stile neoclassico, con una grande facciata a colonne. L’interno è decorato con raffinati stucchi e raccoglie tutti i cimeli dell’emancipazione vietnamita, dalla resistenza contro i francesi a quella contro il governo del Sud.
- il Museo di Ho Chi Minh contiene, infine una serie di oggetti, documenti ed effetti personali appartenuti all’ex Presidente. Vale la visita anche per la posizione in cui si trova ovvero nella sede delle Messageries Maritimes, la compagnia di navigazione che collegava l’Indocina all’Europa. Da qui salpò in direzione della Francia, proprio Ho Chi Minh.
I dintorni di Ho Chi Minh ( Saigon )
Qui troverete zone dall’alto contenuto storico, culturale e ambientale, che meritano sicuramente di essere prese in considerazione per la programmazione del viaggio.
- I tunnel di Cu Chi, dove si nascosero prima i vietminh e poi i vietcong. Un reperto strutturale di quelle che erano le condizioni di vita dei guerriglieri. Ben Duoc è il sistema di gallerie più accessibile dove è stato realizzato un percorso di visita con le ricostruzioni degli ambienti che erano attivi durante il periodo bellico.
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Tay Ninh si trova invece quasi al confine con la Cambogia e fino al 1975 fu sede di un proprio stato teocratico, semi-indipendente, con tanto di esercito e soprattutto con una propria chiesa: il Cao Dai. La Santa Sede Caodaista è il Thanh That Cao Dai (Grande Tempio Cao Dai), a 4 km dal centro della cittadina. Non perdetevelo. Lo stile architettonico, gli interni e l’incontro di storia, leggenda, magia e misticismo saprà rapirvi.
- il Parco delle mangrovie di Can Gio si trova 60 km a sud di Ho Chi Minh ed è una delle aree più interessanti a livello planetario per il recupero delle mangriovie, qui presenti con oltre settanta specie (oltre a più di quattrocento specie animali). Il periodo migliore per una visita (in alcune zone si può accedere solo con un battello) è durante la stagione secca, tra novembre e giugno.
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l’Arcipelago di Con Dao, formato da 16 isole nel mare dell’Est, è un’interessante destinazione per chiunque ricerca la natura incontaminata. Dal 1977 è stato dichiarato Parco Nazionale e comprende un’area marina ricca di biodiversità, dove sono state identificate oltre 1300 specie animali, compresa la rara tartaruga verde e il dugongo. L’ambiente terrestre è invece dominato, in gran parte, dalla foresta, con alcune aree ancora vergini. Un’ulteriore attrattiva sono le spiagge che circondano l’isola di Con Son (l’isola principale) e, ancor di più, quella di Bay Canh.
- il Parco Nazionale di Cat Tien, situato centocinquanta chilometri a nord-est da Ho Chi Minh, è considerato il parco più importante del Vietnam per l’osservazione della fauna selvatica ed è stato dichiarato riserva della biosfera dall’UNESCO. La stagione migliore per una visita va da novembre a giugno.
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