Hué, l’antica capitale imperiale del Vietnam
Hué è uno dei maggiori centri religiosi, artistici ed educativi del Vietnam. Dopo aver letto la guida pratica di Hué, consulta le Offerte viaggio (anche Last Minute) e i Pacchetti vacanze Vietnam di InnViaggi Asia
Hué si trova a una dozzina di chilometri dalla costa del Vietnam, ai piedi della catena annamitica, sulle rive del Fiume dei Profumi (Song Huong). E questo è già esemplificativo della filosofia di questi luoghi. Ad Hué, infatti, percepirete, ovunque, uno spirito di equilibrio tra uomo e natura che è espressione, sia dell’ideale estetico asiatico, che dei principi geometrici che hanno guidato la creazione dell’impianto urbano. Non è un caso, infatti, che il toponimo Hué derivi da Hoa, traducibile sia con “pace” che con “armonia”.
La città fu capitale dell’impero vietnamita (dal 1805 al 1945) e da allora è stata uno dei maggiori centri religiosi, artistici ed educativi del Vietnam, dove si respira una cultura che, come è stato scritto, “fa di ogni abitante di Hué un poeta, uno scrittore, un artista, un intellettuale”.
Cosa fare e vedere a Hué ?
Per una visita approfondita alla città dovete mettere in conto minimo due giorni e potrebbe rivelarsi un’ottima idea effettuare un’escursione via fiume, per godere dello spettacolo da bordo!
Una cosa però è molto importante: Hué è una città sacra ed è quindi opportuno che abbiate sempre un abbigliamento adeguato.
Le parti più importanti e “sacre” sono due: la Cittadella e il Recinto imperiale.
La Cittadella è un ampio complesso dal significato simbolico, protetto da un fossato e da sette bastioni larghi 10 metri, intercalati da 10 torri e 10 porte fortificate. Superata la porta centrale troverete la Torre della Bandiera, il pennone più alto del Vietnam. Ai lati della torre i famosi Nove Cannoni Sacri, ricavati dalla fusione degli oggetti sottratti nel 1786 ai Tay Son, il gruppo di ribelli che aveva occupato la città.
Il Recinto imperiale, una cittadella all’interno della cittadella, voluta da Gia Long sul modello della “città proibita” di Pechino. L’interno risulta infatti protetto da una cinta muraria attraversata da quattro porte. L’ingresso principale è rappresentato dalla Ngo Mon (la porta di mezzogiorno) risalente al 1833. Composta da un basamento in pietra e da nove tetti di tegole smaltate, è sovrastata da figure di draghi.
Per giungere al Palazzo di Thai Hoa dovrete attraversare lo stagno delle foglie di loto. Poco dopo troverete il Palazzo dell’armonia suprema, una maestosa sala con tetto ligneo sorretto da ottanta colonne, scolpite e laccate. Questa sala veniva utilizzata per le cerimonie più importanti. Nel cortile esterno al palazzo sono state allineate 9 urne dinastiche dedicate agli imperatori Nguyen che si sono succeduti negli anni. Alte più di due metri e pesanti oltre due tonnellate ciascuna, queste urne simboleggiano il potere del regno. Di fronte ad esse troverete, infine, il complesso del tempio di To Mieu, costruito nel 1891 e consacrato agli imperatori Nguyen. Al centro della cittadella, infine, la Città Purpurea Proibita, il complesso riservato al solo imperatore.
Dopo aver compiuto il percorso del recinto imperiale potrete proseguire verso la parte nord della cittadella, dove troverete due piccoli bacini lacustri a suo tempo riservati allo svago dell’imperatore. Si tratta del lago Thin Tam e del lago Tan Tau. Superata invece la porta orientale del recinto imperiale vi troverete nell’area museale della cittadella dove potrete visitare il Complesso del Museo Generale (che riunisce il Museo Militare e un piccolo Museo di Storia Naturale) e il Museo di Belle Arti.
Nei dintorni di Hué
Lungo il Fiume dei Profumi, sulle colline attorno a Hué, potrete visitare i sepolcri degli imperatori sicuramente il lascito più straordinario della dinastia Nguyen. Rispettando lo stile delle tombe cinesi di epoca ming, tutti questi complessi sepolcrali ricalcano lo stesso schema stilistico, sebbene con rifiniture leggermente diverse. Ogni complesso è infatti costituito da cinque elementi: l’ampia corte in laterizi con statue in pietra, il padiglione con una stele riportante la biografia del defunto, il tempio a lui dedicato, i padiglioni delle concubine e la tomba vera e propria. Meritano sicuramente una visita tre tombe:
- la Tomba di Tu Duc, 5 km a sud di Hué. Questo mausoleo rappresenta un’eccezione alla struttura delle tombe imperiali perché l’imperatore volle soggiornare in questo complesso anche in vita, compiacendosi della propria indole malinconica. Articolato sul piccolo lago di Luu Khiem, in un bosco di alberi di frangipani che protegge i sepolcri di altri membri della famiglia reale, questa tomba è un luogo di sottile magia, che alterna spazi monumentali ad altri più raccolti. Tra questi vi consigliamo di visitare il padiglione di Xung Khiem, a bordo lago, dove l’imperatore si ritirava per comporre poesie. Grandioso anche il Tempio Ho Kiem, che prima della morte del sovrano fu utilizzato come residenza di corte. Ancora più maestoso il Padiglione della Stele, che ricopre un’impressionante stele di venti tonnellate su cui è inciso l’epitaffio del sovrano.
- La Tomba di Minh Mang situata sulla riva occidentale del Fiume dei Profumi, a dodici chilometri da Hué. Vi si accede solo in barca ed è quella meglio conservata. Dal punto di vista architettonico è anche quella più riuscita. Posta in perfetta simmetria su un asse sacro, detto shendao, colpisce il visitatore per la sua suggestiva nobiltà, senza distrarre l’occhio con soluzioni a effetto. Attraversando la Dai Hong (la porta rossa) procederete tra scalinate, templi, terrazze, porte imperiali e cortili chiusi tfino all’ultima scalinata, fiancheggiata da dragoni, che vi condurranno alla tomba imperiale;
- La Tomba di Dong Khan, situata a circa 5 km dalla città, alle spalle del mausoleo di Tu Duc, il più piccolo tra quelli imperiali, nonché uno dei più particolari per la collezione di oggetti personali dell’imperatore.
- La Tomba di Khai Dinh situata nel villaggio di Chau Chu (10 km da Hué), mausoleo del penultimo imperatore della dinastia, un curioso caso di contaminazione tra oriente e occidente. Il risultato è un imponente tempio-fortezza dalle decorazioni barocche, sovrastate da dragoni e mosaici di vetro.
Nei pressi di Hué troverete anche la pagoda di Thien Mu, espressione e simbolo del misticismo che pervade tutta la zona, compreso lo splendido giardino di bonsai che la circonda. L’elemento più rappresentativo è la Thap Phuoc Duyen, la “torre della fortuna e della grazia”; alta ventuno metri è composta da sette piani ognuno dei quali è dedicato a un manushi-Buddha, un Buddha apparso in sembianze umane. Il padiglione alla sua sinistra racchiude un’enorme campana realizzata nel 1710 e il cui suono è udibile anche dieci chilometri di distanza!
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